Autore: Francesco Bussola

Wolfram vuole scoprire la teoria del tutto

Se avete usato il motore Wolframalpha o il programma Mathematica, dovete molto a Stephen Wolfram, fisico e matematico britannico fondatore di Wolfram Research.
Il contributo alla ricerca di Wolfram è enorme. Oltre alle sue pubblicazioni, i suoi progetti stanno aiutando migliaia di scienziati a svolgere il loro lavoro affrontando problemi sempre più complessi. Oggi Wolfram si è spinto oltre e ha presentato The Wolfram Physics Project, un progetto per scoprire la teoria fondamentale della fisica.

Come avevamo detto, la speranza che ogni fenomeno naturale sia spiegabile attraverso un’unica delle della natura, cardine di una teoria di tutte le cose è il motore che ha spinto la fisica teorica fino ad oggi.
Wolfram propone un approccio nuovo, ossia di simulare la creazione di un sistema complesso – un universo – partendo da alcuni punti dello spazio e stabilendo delle semplici regole per creare relazioni e per far nascere nuovi punti.

Un esempio di sistemi complessi che nascono da una semplice regola di combinazione tra punti [Credit: Stephen Wolfram Wolfram Physics Project]

L’idea è affascinante: poiché è possibile creare dei sistemi imprevedibili e complessi partendo da una semplice regola, forse, effettuando molte simulazioni potremo trovare una regola che spiega la complessità del nostro universo e la struttura dello spaziotempo.

Nel video di presentazione, Wolfram non esclude la possibilità che lo spaziotempo abbia più dimensioni delle quattro previste dalla Teoria della Relatività Generale e che la potenza dei computer sia sufficiente per simulare anche la dinamica delle particelle.

Il progetto si basa proprio sulle ricerche di Wolfram sugli automi cellulari e, nello spirito, ricorda ovviamente Il gioco della vita del matematico di John Conway, scomparso proprio qualche giorno fa.

BepiColombo saluta la Terra

Le sonde della missione BepiColombo hanno effettuato un ultimo flyby, passando vicino alla Terra prima di dirigersi definitivamente verso Mercurio.

BepiColombo ha dunque sfruttato la gravità del nostro pianeta come metodo naturale di propulsione per aumentare la sua velocità di crociera. Arriverà in prossimità di Mercurio tra cinque anni.

Durante il flyby della Terra, le sonde hanno effettuato alcune rilevazioni necessarie per tarare gli strumenti, fotografando il nostro pianeta, la Luna e misurando il campo magnetico terrestre.

L’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha pubblicato alcuni scatti. Eccoli.

Le immagini catturate da una delle “selfie camera” di BepiColombo, poco prima del flyby. Credit: ESA/BepiColombo/MTM, CC BY-SA 3.0 IGO

La fluidodinamica delle bottigliette d’acqua

Qual è il modo più facile per svuotare le bottigliette d’acqua?
Tutti sappiamo che inclinando una bottiglia l’acqua scende più velocemente, ma esiste un’inclinazione migliore di altre? Se lo sono chiesto anche dei ricercatori dell’Indian Institute of Technology Roorke che hanno pubblicato i loro risultati in Physics of Fluid, rivista di AIP dedicata alla fluidodinamica.
La fluidodinamica, pur essendo uno dei rami della fisica più antichi è anche uno dei campi di studio più aperti, data la difficoltà matematica di modellizzare il comportamento di un ammasso di particelle distinte.

Lokesh Rohilla e Arup Kumar Das hanno studiato lo svuotamento di una bottiglia e, tramite delle tecniche fotografiche ad alta velocità, hanno seguito la traiettoria delle bolle d’aria che, man mano che il liquido esce, entrano nella bottiglia per colmare lo spazio vuoto.
Il comportamento delle bolle è stato analizzato sulla base di alcuni parametri, tra cui il loro spessore e la loro simmetria e testato con vari modelli, ad esempio cambiando la viscosità del liquido contenuto nella bottiglia.

I risultati dell’articolo suggeriscono che esista un angolo di massima efficienza, oltre il quale inclinare la bottiglia non aiuta ulteriormente. La presenza di questo angolo limite, che dipende dalla geometria della bottiglia, è causata dal fatto che le bolle d’aria aumentano la frequenza di ingresso nella bottiglia o la loro grandezza man mano che la bottiglia si inclina, ma devono permettere anche al liquido di uscire.
L’articolo, per volesse dare una letta o farsi rapire dalle immagini affascinanti, è disponibile gratuitamente qui.
Per chi invece volesse fare degli esperimenti a casa, il metodo più veloce per svuotare una bottiglia è questo.

Mad Russian Scientist, sul suo canale youtube

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