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L’orbita delle stelle: Einstein aveva ragione
22 Aprile 2020
Einstein aveva ragione e la Teoria della Relatività continua a predire risultati esatti a più di cento anni dalla sua formulazione.
C’è una stella, chiamata S2, che si trova in prossimità del centro della Via Lattea. Studiata da 27 anni, S2 ruota attorno a un punto “vuoto” dello spazio chiamato Sagittarius A*, che si ritiene sia il buco nero supermassiccio al centro della nostra galassia.
Le ultime osservazioni condotte nel deserto del Cile presso il Very Large Telescope, l’osservatorio astronomico finanziato dall’Organizzazione europea per la ricerca astronomica nell’emisfero australe, hanno rilevato che S2 non ruota seguendo un’orbita ellittica, come previsto dalla legge gravitazionale di Newton, ma esegue una precessione attorno al buco nero, percorrendo un’orbita a rosetta, come predetto dalle leggi della Teoria della Relatività.
Il moto di precessione è analogo a quello compiuto da Mercurio attorno al Sole.
Secondo le teorie moderne, al centro di ogni galassia si trova un buco nero supermassiccio. Nell’immagine che segue, vedete S2 che ruota attorno a qualcosa che non si vede. Per dare un’idea di quanto veloce stia andando, il righello in alto a destra (10 giorni luce) equivale a 259 miliardi di chilometri. Dai calcoli dell’orbita si è stimato che l’oggetto misterioso attorno al quale S2 sta girando ha una massa pari a 3,7 milioni di Soli. Secondo le teorie moderne un oggetto così grande che non emette radiazione può essere solo un buco nero.
Non è la prima volta che S2 viene utilizzata come campione per testare le previsioni della Relatività. Due anni fa le misure effettuate attraverso tecniche di spettrometria a infrarossi, interferometria e ottica adattiva rilevarono il redshift gravitazione delle onde elettromagnetiche provenienti dalla stella.
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